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La cura psicoanalitica ha allargato i propri confini affrontando patologie che rivelano un danno della struttura, caratterizzate da dipendenza regressiva dall'oggetto o dall'evitamento fobico di esso. Quindi si sono prodotte, nel corso del tempo, evoluzioni nelle concezioni teoriche, che hanno dato forma a quella "rivoluzione silenziosa" che ha ispirato la clinica psicoanalitica. La pratica psicoanalitica odierna si è ampliata includendo trattamenti di bambini di 0-3 anni, di coppia, di soggetti che sembrano non utilizzare la comunicazione verbale, di altri che non sono in grado di sostenere una relazione a tempo indefinito, e questo fenomeno viene valutato spesso come un'esigenza dei nostri tempi, essenzialmente mancanza di tempo e scarsità di risorse economiche. Questo libro indaga le evoluzioni della pratica clinica ed è diviso in quattro sezioni. Le prime due: "Una riflessione sulle estensioni del metodo psicoanalitico" e "Il metodo psicoanalitico messo alla prova" propongono considerazioni sull'ampliamento delle concettualizzazioni psicoanalitiche, ponendo interrogativi su come e quanto il metodo psicoanalitico si conservi tale in queste pratiche cliniche estensive. La terza sezione, "Dispositivi psicoanalitici e funzione analizzante nei diversi contesti clinici" esplora situazioni cliniche eterogenee condotte con un vertice psicoanalitico. La quarta sezione, "Prefigurazioni dell'estensione del metodo nelle teorie psicoanalitiche" trova in alcune teorizzazioni del passato le tracce di possibili sviluppi.